Premessa

Il settore primario si trova di fronte ad una nuova e profonda rivoluzione. Le nuove tecnologie promettono di modificare sempre più il modo di “fare agricoltura”, con l’obiettivo di ottimizzare l’uso dei fattori produttivi a vantaggio del reddito degli agricoltori e dell’ambiente. Il Ministero delle politiche agricole si pone alla guida di tale processo con l’adozione delle linee guida per lo sviluppo dell’Agricoltura di precisione in Italia. E’ un primo documento di analisi che ha l’obiettivo di verificare le potenzialità delle tecnologie offerte analizzando le criticità del sistema e le prospettive future, in funzione di un corretto indirizzo delle politiche e dei sostegni finanziari al settore agricolo.

L’ Agricoltura di Precisione

L’Agricoltura di Precisione è una strategia di gestione aziendale che usa le tecnologie dell’informazione per acquisire dati che portino a decisioni finalizzate alla produzione agricola. Lo scopo è quello di mettere in sintonia la gestione del terreno e delle colture con le specifiche esigenze di un campo eterogeneo al fine di migliorare la produzione, minimizzare i danni ambientali ed elevare gli standard qualitativi dei prodotti agricoli.
Il concetto di Agricoltura di Precisione si è sviluppato sin dagli inizi della moderna agricoltura, con la divisione della terra in parcelle (campi) al fine di gestire le colture in relazione alle condizioni del terreno, valutando di volta in volta gli effetti positivi dei fattori produttivi in funzione delle varietà in campo, con l’obiettivo di incrementare le rese.
L’Agricoltura di Precisione (AdP) si origina intorno agli anni ‘70 con le tecnologie derivate dai centri di controllo negli Usa. Il monitoraggio del campo e i microprocessori sono introdotti negli anni ‘80 e il Gps negli anni ‘90. Per la prima volta nel 1990 in un workshop nel Montana viene utilizzato il termine Precisione Farming (Agricoltura di precisione).
Per comprendere il crescente interesse per le tecniche dell’Agricoltura di Precisione occorre fare alcune preliminari valutazioni sullo scenario internazionale legato alla disponibilità di cibo in ordine al crescente aumento della popolazione.
La Fao stima un aumento del fabbisogno di prodotti e necessità alimentari del 60% rispetto alla media annuale analizzata dal 2005 al 2007, in relazione alla previsione di crescita della popolazione mondiale stabilita in circa 9 miliardi entro il 2050 (Nikos e Bruinsma 2012). Tuttavia, la superficie coltivata a livello globale aumenterà in misura trascurabile. Inoltre, una classe media in crescita, in particolare nelle economie emergenti, richiederà sempre più un’alimentazione variegata. Allo stesso tempo, i consumatori richiederanno prodotti di migliore qualità e salubrità in relazione all’aumento della loro consapevolezza alimentare.
Anche la Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento Europeo ha fornito la stessa stima (McIntyre 2015) circa l’aumento della popolazione mondiale, sottolineando come la domanda di alimenti sani e di una nutrizione ottimale, costituisca una delle maggiori sfide future a livello mondiale. La nuova sfida dell’agricoltura sarà di conseguenza quella di produrre di più in maniera più sostenibile. Una sfida che presuppone un concetto chiave per l’agricoltura, ovvero l’innovazione.
L’agricoltura di precisione è lo strumento che consente di raggiungere in pieno il concetto di intensificazione sostenibile della produzione agricola. Pur essendo disponibile da circa 20 anni, fatica purtroppo a diffondersi, perché spesso gli agricoltori non sono in grado di comprenderne i reali benefici.